
Il 2016 è l’anno buono per realizzare un giardino pensile: fino al 31 Dicembre 2016, è possibile beneficiare di un bonus fiscale nella misura del:
L’agevolazione consente quindi di recuperare una parte consistente della spesa sostenuta nella realizzazione di giardini pensili. Il verde pensile non è solo bello da vedere ma, di fatti, aiuta l’isolamento termico (con una diminuzione dei consumi energetici fino al 30%), assorbe i rumori, trattiene l’acqua piovana, mantiene la biodiversità, riduce le emissioni di anidride carbonica.
L’Ecobonus ha lo scopo di sostenere economicamente le operazioni di sistemazione e ristrutturazione di giardini, spazi verdi o orti privati. È, infatti, stata prevista una detrazione in cinque anni del 36%:
Le detrazioni fiscali destinate ad interventi di sistemazione del verde, oltre a promuovere la cultura del verde privato e il rispetto ambientale, mirano al sostegno dei cittadini e dello stesso comparto florovivaistico locale.
Fino al 31 dicembre 2016, i contribuenti possono continuare a fruire della detrazione d’imposta Ecobonus pari al 65%.
Si tratta di detrazioni Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o Ires (Imposta sul reddito delle società) concesse in seguito all’esecuzione di interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
Possono usufruire dell’agevolazione fiscale tutti i contribuenti residenti e non residenti – nonché titolari di reddito d’impresa – che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. Possono pertanto beneficiare della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o detentore dell’immobile che sostengono le spese d’intervento.
Le detrazioni – ripartite in 10 rate annuali di ugual importo – sono riconosciute nella misura del 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2016 e del 55% delle spese sostenute in data anteriore. Le spese sostenute possono riguardare sia interventi sulle singole unità immobiliari sia interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Condizione indispensabile per fruire dell’Ecobonus è che gli interventi siano effettuati su unità immobiliari e su edifici (o sue parti) esistenti, di qualunque
categoria catastale. Sono escluse dall’agevolazione fiscale, quindi, le spese sostenute in corso di costruzione dell’immobile.
La detrazione d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali. Pertanto, se gli interventi realizzati rientrano sia nelle agevolazioni previste per il risparmio energetico sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, sarà possibile usufruire, per le medesime spese, soltanto di uno dei due benefici fiscali e nel rispetto degli adempimenti previsti per l’agevolazione prescelta.
Fonti ed altre informazioni su: QualEnergia.it, Agenzia Entrate, Guida Fisco, ilSole24ore.