In base all’estro e al senso artistico del momento è possibile modificare l’aspetto naturale di una pianta. Il risultato finale rappresenta un eccezionale connubio di arte e natura, con temi formali di tipo geometrico o che richiamano forme astratte, persone, oggetti e animali.
Quasi sicuramente l’Arte Topiaria è tra le prime forme artistiche di espressione della creatività dell’uomo. Conosciuta sin dall’antichità, questa tecnica ornamentale fu particolarmente valorizzata e diffusa dagli antichi romani nel corso delle loro conquiste.
Pur essendo il termine “topiaria” di origine greca, da un punto di vista storico si è soliti far risalire quest’arte all’espressione latina toparium tacere, che voleva significare ‘fare il giardiniere’.
Le prime realizzazioni storicamente riconosciute risalgono al I° sec. d.C., periodo nel quale era usanza per le classi più agiate abbellire gli ampi giardini delle loro case con installazioni di piante modificate secondo criteri artistici.
L’arte topiaria ha avuto accanto a epoche di grande fortuna momenti di abbandono: uno dei periodi di maggior successo si ebbe tra il XVI e XVIII secolo, quando questa splendida espressione artistica fece da protagonista nella realizzazione dei splendidi giardini rinascimentali all’italiana, che ancora oggi affascinano i turisti di tutto il mondo.
In foto: Il meraviglioso giardino di Versailles
Al giorno d’oggi, la riscoperta dell’arte topiaria permette di trasformare il proprio giardino inserendovi piante o siepi dal taglio artistico e unico che conferiscono all’ambiente un’atmosfera personalizzata.
Quest’arte può essere utilizzata sia su singole piante, come punto focale del giardino, sia simmetricamente su più piante per creare equilibrio e maestosità.
In particolare la topiaria è tornata alla ribalta perché può essere sfruttata non solo dai possessori di ampi giardini, ma anche da coloro che vivono in spazi più ridotti e che possono dedicarsi a singole piante da vaso.
Se si è appassionati del genere, o semplicemente si ha del tempo libero e si vuole incrementare la bellezza del giardino, è possibile avvicinarsi all’arte topiaria partendo dall’ottenimento delle forme più semplici, come sfere, coni, colonne o nuvole vegetali. È possibile anche sbizzarrirsi in figure fantasiose più complesse, ma in questo caso si consiglia caldamente di utilizzare dei supporti metallici per indirizzare la pianta nella sua crescita.
Dal progetto di Dal Ben Giardini: Un giardino pensile a Valdobbiadene.
Volendo sfruttare il giardino – invece che la pianta da vaso – è preferibile:
Si possono ritrovare esempi di quest’arte sparsi per il mondo e in ogni tradizione: dalle siepi scolpite dell’Alhambra alle sinuose geometrie di Versailles. Ancora, è presente nelle rarefatte simmetrie del giardino rinascimentale e nella ludica plasticità dei grandi parchi di divertimenti (Disneyland e Gardaland), nelle terrazza high tech e nelle azalee in forma di nuvola dell’arte giapponese …e al cinema!
da «Edward Mani di Forbice» (Tim Burton, 1990)